Viene istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’Interno, un fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2022 in favore dei Comuni delle Regioni a statuto ordinario e delle Regioni Siciliana e Sardegna con popolazione inferiore a 5.000 abitanti che presentino criticità strutturali evidenziate dai seguenti indicatori:
- una popolazione che risulti (al 31 dicembre 2019) ridotta di almeno il 5% rispetto al valore registrato nel 2011;
- reddito medio pro capite inferiore di oltre 3.000 euro rispetto alla media nazionale;
- Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale (IVSM) superiore alla media nazionale.
Il riparto del fondo in commento è demandato a un decreto del Ministero dell’interno da adottare, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e previa intesa in Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, entro il 28 febbraio 2022; tale riparto dovrà essere effettuato in proporzione alla popolazione al 31 dicembre 2019 risultante dal richiamato censimento.
Ricordiamo che l’IVSM è calcolato dall’ISTAT sulla base dei seguenti indicatori elementari che descrivono le principali dimensioni “materiali” e “sociali” della vulnerabilità dei Comuni italiani:
- Incidenza percentuale delle famiglie monogenitoriali giovani (età del genitore inferiore ai 35 anni) o adulte (età del genitore compresa fra 35 e 64 anni) sul totale delle famiglie;
- Incidenza percentuale delle famiglie con 6 e più componenti;
- Incidenza percentuale della popolazione di età compresa fra 25 e 64 anni analfabeta e alfabeta senza titolo di studio;
- Incidenza percentuale delle famiglie con potenziale disagio assistenziale, ad indicare la quota di famiglie composte solo da anziani (65 anni e oltre) con almeno un componente ultraottantenne;
- Incidenza percentuale della popolazione in condizione di affollamento grave, data dal rapporto percentuale tra la popolazione residente in abitazioni con superficie inferiore a 40 m e più di 4 occupanti o in 40-59 mq. e più di 5 occupanti o in 60-79 mq. e più di 6 occupanti, e il totale della popolazione residente in abitazioni occupate;
- Incidenza percentuale di giovani (15-29 anni) fuori dal mercato del lavoro e dalla formazione scolastica;
- Incidenza percentuale delle famiglie con potenziale disagio economico, ad indicare la quota di famiglie giovani o adulte con figli nei quali nessuno è occupato o percettore di pensione per precedente attività lavorativa.