Esente IVA la vendita accessi ai tour virtuali a carattere turistico-museale con guida da remoto
La vendita dei biglietti per i tour virtuali con guida da remoto per “musei, gallerie, pinacoteche, monumenti, ville, palazzi, parchi, giardini botanici e zoologici e simili” è esente IVA ai sensi dell’art. 10, primo comma, numero 22), del Decreto IVA: è quanto affermato dall’Agenzia delle Entrate nella risposta ad interpello n. 1/2022, pubblicata lo scorso 3 gennaio.
Secondo gli esperti dell’Agenzia, infatti, i tour virtuali in diretta possono considerarsi delle vere e proprie visite personalizzate, con possibilità di interazione dei clienti con la guida turistica abilitata, non ravvisandosi differenze apprezzabili rispetto alle visite guidate “in presenza“; conseguentemente,
il trattamento tributario applicabile alla vendita dei biglietti per l’accesso ai tour virtuali può essere lo stesso di quello riservato alle visite in presenza negli spazi museali, ossia l’esenzione IVA.
In proposito sono state richiamate le risoluzioni n. 30/E del 2007 e n. 30/1998 le quali, dopo aver chiarito la natura oggettiva dell’esenzione IVA di cui all’art. 10, primo comma, numero 22), del Decreto IVA, precisano che tale esenzione riguarda sia la visita vera e propria, sia prestazioni accessorie alla stessa, quali ad esempio la fornitura di audioguide o i servizi dell’accompagnatore.
Nel caso di specie, quindi, per l’Agenzia il servizio di guida specializzata (ancorché resa da remoto) fornito in diretta all’interno dei servizi in commento è da considerare inerente ai fini della corretta fruizione del servizio di visita (virtuale) reso al cliente finale.