Scorretto mantenere un fondo contenzioso elevato a fronte della riduzione del rischio di soccombenza
Se il rischio di soccombenza si riduce è scorretto mantenere un fondo contenzioso elevato e commisurato all’originario rischio: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. reg. di controllo per la Sicilia, nella delib. n. 89/2021/PRSP, depositata lo scorso 30 giugno.
Secondo i giudici, infatti, il fondo contenzioso deve essere proporzionato al rischio di soccombenza, con l’ovvia conseguenza che la riduzione del secondo determina la dannosità di un fondo di importo eccessivo, visto che, mantenendo comunque un importo elevato e non giustificato, viene temporaneamente resa indisponibile una somma eccedente il rischio, che potrebbe essere utilizzata per altre attività di interesse pubblico.
Nel caso specifico la Corte ha invitato l’ente a monitorare la situazione dei giudizi pendenti attraverso l’istituzione del “registro del contenzioso”, nell’ambito del quale deve essere quantificato il rischio di soccombenza in percentuale, previo coinvolgimento dei responsabili dei Servizi competenti e dei legali che curano il patrocinio per conto dell’Ente e ad accantonare nel medesimo fondo rischi la somma corrispondente all’importo complessivo del rischio di soccombenza che emergerà dalla predetta analitica ricognizione.