Io sto con i sindaci, senza se e senza ma.
Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e Presidente nazionale ALI, Autonomie Locali Italiane, nel suo intervento di apertura all’Assemblea nazionale dell’associazione, svoltasi a Bologna, ha chiesto l’abolizione della legge Severino e una riforma a trecentosessanta gradi che dia dignità al ruolo dei sindaci. I sindaci non chiedono l’immunità, come ha sottolineato anche la sindaca di Crema Stefania Bonaldi, protagonista suo malgrado dell’ennesimo episodio di responsabilità “del ruolo”, durante il suo intervento in Assemblea Ali, ma serenità, vogliono poter ascoltare la città, stare in mezzo ai cittadini, ma poi come sindaci decidere, e nel momento delle decisioni essere sereni e lavorare senza avere paura. Una persona è colpevole dopo il terzo grado di giudizio, se non si riconosce significa che non si è garantisti. E in questo senso anche l’abuso di ufficio così com’è non va bene, va abrogato o profondamente modificato.
Dopo l’infortunio nell’asilo di Crema si è riaperto il dibattito sul ruolo dei primi cittadini. In questo dibattito, io sto con i sindaci, senza se e senza ma. Io sto con i sindaci, perché quotidianamente lottano per rendere vivibili le loro comunità, dimenandosi tra mille ostacoli e difficoltà, contro tutto e tutti e non sempre vengono compresi dai propri concittadini. Spesso poi questi, pochi per fortuna, postano sui social offese e minacce gratuite, senza rendersi conto del male cha fanno, soprattutto ai familiari dell’interessato.
Ma oggi a fare il sindaco ce ne vuole di amore per la propria terra, per la propria comunità. Ecco perché io starò sempre con i sindaci, senza se e senza ma. Così come sto con tutti gli altri amministratori, dirigenti e funzionari, quotidianamente impegnati al servizio del Bene Comune e spesso, ingiustamente, additati quali fossero gli artefici di ogni male.