Le previsioni di bilancio devono essere attendibili: il warning della Corte dei conti

Le previsioni di bilancio devono essere sostenute da accurate analisi degli andamenti storici o, in mancanza, da altri obiettivi parametri di riferimento (art. 162comma 5, del TUEL – Decreto Legislativo n. 267/2000), nonché dalle legittime aspettative di acquisizione e utilizzo delle risorse: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. reg. di controllo per la Calabria, nella delib. n. 76/2021/PRSP, depositata lo scorso 28 aprile.

Secondo i giudici contabili, in ossequio al principio di attendibilità del bilancio, le informazioni contabili devono essere scevre da errori e distorsioni notevoli e tali da potervi fare affidamento.

Dunque, è opportuno che le previsioni di competenza degli importi stanziati ed il loro inserimento nel conto del bilancio avvenga con prudenza, considerando le possibili difficoltà di accertamento e, soprattutto, di riscossione, cui l’Ente può andare incontro: com’è noto, infatti, significativi scostamenti fra gli stanziamenti di competenza e gli accertamenti ma, soprattutto, scostamenti rilevanti fra gli accertamenti e le somme effettivamente incassate generano, inevitabilmente, una copiosa mole di residui attivi, in grado di alterare le risultanze e l’attendibilità del bilancio.

 

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