La ricognizione del contenzioso e l’analisi delle passività potenziali non possono essere obsolete
La costante verifica della congruità del fondo contenzioso e l’analisi delle passività potenziali sono fondamentali per garantire che l’importo dell’accantonamento tuteli la gestione finanziaria dagli oneri futuri: è quanto ricordato dalla Corte dei conti, sez. reg. di controllo per l’Abruzzo, nella delib. n. 157/20217PRSE, depositata lo scorso 26 aprile.
Nel caso specifico, in particolare, i giudici contabili hanno ritenuto obsolete tanto la ricognizione del contenzioso effettuata nel 2016 quanto la stima della passività potenziali ferma ad inizio 2019, condividendo l’opinione del revisore che aveva sollecitato più volte l’ente a procedere all’aggiornamento dei dati.
La vetustà delle operazioni di verifica comporta, secondo i giudici, la necessità di una verifica immediata e scrupolosa, anche in ragione della dinamicità propria dei contenziosi e delle passività potenziali, al fine di provvedere all’eventuale adeguamento dei correlati fondi da accantonare.