Il concessionario del servizio lampade votive è agente contabile
Il concessionario del servizio lampade votive nel cimitero comunale riveste la qualità di agente contabile e, conseguentemente, è sottoposto al controllo dei giudici contabili: è quanto ricordato dalla Corte dei conti, sez. giurisdizionale per la Sardegna, nella sent. n. 17/2021, depositata lo scorso 19 gennaio.
Ed infatti, il concessionario riscuote gli importi dall’utenza e riversa al Comune la quota prevista dal contratto: ciò determina maneggio di denaro, con assunzione della qualifica di agente contabile a norma dell’art. 93 del TUEL (Decreto Legislativo n. 267/2000) e conseguente sottoposizione alla giurisdizione della Corte dei conti.
Sul punto la Corte di Cassazione, SS.UU., ha affermato “che secondo la consolidata giurisprudenza di questa Corte, l’eventuale regime privatistico in cui operi il soggetto privato titolare di concessione per la gestione di servizi comunali non impedisce che lo stesso rivesta la qualifica di agente contabile, come tale soggetto al giudizio di conto, posto che l’indicata figura è assolutamente indipendente dalla natura, pubblica o privata, del soggetto e dal titolo giuridico in forza del quale la gestione viene svolta, essendo elemento necessario e sufficiente, che, in relazione al maneggio del denaro, sia costituita una relazione tra ente pubblico ed altro soggetto, a seguito del quale la percezione del denaro avvenga, in base a un titolo di diritto pubblico o di diritto privato, in funzione della pertinenza di tale denaro all’ente pubblico e secondo uno schema procedimentale di tipo contabile che comporta l’assunzione della veste di agente contabile, e la conseguente sottoposizione alla giurisdizione contabile” (ordinanza n. 14234/2020).