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Il creditore del Comune può avere accesso ai mandati per verificare il rispetto dell’ordine cronologico dei pagamenti

Il creditore del Comune può avere accesso ai mandati per verificare il rispetto dell’ordine cronologico dei pagamenti: è quanto affermato dal TAR Campania, Napoli, sez. VI, nella sent. 4 gennaio 2021, n. 4.

Nel caso specifico, una società, dopo aver svolto alcuni servizi a favore dell’ente per i quali non aveva ancora ottenuto il relativo pagamento, aveva presentato un’istanza di accesso ai mandati di pagamento emessi dal Comune, fondata sulla necessità di avviare le conseguenti azioni esecutive e di accertare il rispetto dell’ordine cronologico dei pagamenti da parte dell’Ente, condizione essenziale per conservare il beneficio dell’impignorabilità sulle somme giacenti presso il tesoriere ex art. 159 del TUEL (Decreto Legislativo n. 267/2000).

Secondo i giudici, era evidente, nel caso specifico, l’esistenza in capo alla società creditrice di un interesse diretto, concreto ed attuale alla conoscenza degli atti oggetto di istanza, alla luce di quanto previsto dagli artt. 22 e seguenti della Legge n. 241/1990 i quali, identificando il diritto di accesso come principio generale del diritto amministrativo ai sensi dell’art. 97 della Cost., consentono ai soggetti portatori di interessi qualificati di conoscere gli atti ed i documenti detenuti dall’amministrazione e che siano necessari alla tutela di situazioni soggettive tutelate dall’ordinamento.

Il diritto di accesso, infatti, nella sua dimensione “difensiva”, realizza, attraverso la diretta conoscenza degli atti a disposizione dell’amministrazione, l’interesse dell’istante ad una consapevole determinazione in ordine alla opportunità di avviare iniziative di tutela in sede giurisdizionale delle posizioni soggettive pregiudicate dalla condotta di terzi o dalla illegittimità dell’azione amministrativa (Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, sent. n. 19 del 2020).