Regolamento per la disciplina delle spese di rappresentanza: opportuno secondo la Corte dei conti
È opportuno che il Comune adotti uno specifico regolamento disciplinante le spese di rappresentanza, in quanto, in coerenza con i principi generali di coordinamento della finanza pubblica, le limitazioni imposte dall’art. 6, comma 8, del DL n. 78/2010, hanno come obiettivo il contenimento delle spese di rappresentanza: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. per l’Abruzzo, nella delib. n. 306/2020/PRSP dello scorso 22 dicembre.
Tali spese, non essendo direttamente collegate all’ordinaria attività gestionale dell’ente locale, possono sottrarre risorse diversamente destinabili a garantire i migliori servizi al cittadino.
L’adozione di un regolamento in materia, data la natura facoltativa e non necessaria delle spese di rappresentanza, da considerarsi recessive rispetto ad altre spese della pubblica amministrazione, permette, oltre al rispetto dei principi di trasparenza e di imparzialità, una gestione amministrativa – contabile rispettosa di norme adottate in precedenza, inserite nella più ampia programmazione dell’Ente, garantendo, l’efficacia dell’attività ordinaria e un costante monitoraggio del contenimento della spesa, così come imposto dalla vigente normativa.