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Ingiunzioni fiscali per recupero sanzioni del Codice della strada: valida la firma automatizzata

Le ingiunzioni fiscali ex RD n. 639/1910, inerenti il recupero delle sanzioni per violazioni del Codice della strada, possono essere sottoscritte in maniera automatizzata: è quanto affermato dalla Corte di Cassazione, sez. VI, nella sent. 22 settembre 2020, n. 19839 (nel caso specifico la firma automatizzata era quella del Comandante della Polizia Municipale).

La sentenza conferma un orientamento già espresso in precedenti occasioni, secondo il quale tale forma di sottoscrizione deve ritenersi ammissibile sia nel caso dell’ingiunzione sia per il verbale di contestazione (cfr. Cass., n. 9815/2015 e n. 21918/2006).

Inoltre, tenuto conto dell’oggetto dell’ingiunzione (sanzioni per violazioni del Codice della strada), i giudici hanno ritenuto sussistente la competenza in capo al Comandante della Polizia Municipale, la cui firma era stata riprodotta in maniera meccanizzata, escludendo, una volta accertato che la sottoscrizione è riferibile al titolare dell’ufficio, la necessità che questi debba anche rivestire la qualifica dirigenziale (si veda in tal senso, Cass. n. 12302/2017, con riferimento all’emissione di avvisi di liquidazione ICI, parimenti di competenza comunale).