Debiti fuori bilancio: obbligatoria la ricognizione periodica da parte dei responsabili dei servizi dell’Ente
Come è noto, la presenza di debiti fuori bilancio costituisce un fenomeno patologico che pregiudica gli equilibri di bilancio e la governabilità dei conti ed è indubbiamente sintomatica della violazione di principi contabili basilari, tra cui quello che impone di deliberare il bilancio in equilibrio in sede di programmazione e, conseguentemente, preclude, nel corso della gestione, di sostenere spese in mancanza di copertura sui pertinenti capitoli di bilancio.
Partendo da tali condivisibili considerazioni, la Corte dei conti, sez. reg. di controllo per la Regione Siciliana, nella delib. n. 113/2020/PRSP dello scorso 14 settembre, ha ribadito che i responsabili dei servizi dell’Ente hanno l’obbligo di effettuare periodiche ricognizioni, ai sensi dell’art. 193 TUEL (Decreto Legislativo n. 267/2000), ai fini di un monitoraggio costante della situazione gestionale, volto alla tempestiva segnalazione delle passività all’Organo consiliare e all’eventuale rimodulazione dei programmi di spesa per non fare aggravare l’esposizione debitoria complessiva e che quindi si rivela fondamentale prevedere congrui stanziamenti di bilancio o accantonamenti che consentano l’adozione di eventuali variazioni di bilancio in corso di esercizio (da ultimo Corte dei conti, sez. di controllo per la Regione Siciliana, deliberazione n. 2019/PRSP).
I giudici, inoltre, hanno evidenziato l’obbligo, una volta rilevata l’insorgenza di debiti fuori bilancio per i quali sussistano le condizioni giuridiche per il riconoscimento, di avviare le conseguenziali procedure, al fine di evitare aggravio ulteriore di oneri per l’Erario pubblico derivanti dal maturare di interessi e dall’avvio di azioni esecutive o di onerosi contenziosi, verificando la sussistenza di eventuali profili di responsabilità erariale, in particolare nell’ipotesi della lett. e) del comma 1 dell’art. 194 del TUEL, la cui segnalazione alla Procura regionale della Corte dei conti rappresenta un preciso obbligo che grava in capo ai vertici dell’Ente in virtù dell’art. 52 del codice della giustizia contabile (Decreto Legislativo n. 174/2016).