Il principio di rotazione si applica anche alle concessioni
Anche per le concessioni opera il principio di rotazione di cui all’art. 36 del Codice dei contratti pubblici (Decreto Legislativo n. 50/2016): è quanto stabilito dal TAR Abruzzo, Pescara, sez. I, nella sent. 5 settembre 2020, n. 251.
Ed infatti, l’art. 164, comma 2, del Codice (riguardante i contratti di concessione) sancisce l’applicabilità anche alle concessioni delle previsioni del titolo II del codice (e, quindi, anche dell’art. 36) sulla base di una valutazione di compatibilità (“per quanto compatibili”): tale richiamo normativo, secondo i giudici, è sufficiente a ritenere operante il principio della rotazione anche alle concessioni.
Peraltro, l’eventuale mancato richiamo letterale del principio di rotazione nel corpo dei criteri di aggiudicazione delle concessioni previsti dall’art. 30, 1° comma, del Codice, non esclude l’applicabilità del principio anche al settore delle concessioni, dovendo, al contrario, concludersi per il richiamo implicito dello stesso, attraverso il riferimento più generale al principio di libera concorrenza sancito dal citato art. 30 e dall’art. 172, comma 1, del Codice (di cui il principio di rotazione costituisce espressione: cfr. TAR Toscana, sez. II, sent. 23 marzo 2017, n. 454).