L’importanza di un’attenta e continua analisi dei residui secondo la Corte dei conti
Un’attenta e continua analisi dei residui attivi e passivi è fondamentale per l’ente locale: non solo, infatti, ciò consente di avere un chiaro e trasparente quadro delle posizioni debitorie e creditorie dell’Ente ma, al contempo, è necessaria per applicare correttamente il principio della competenza finanziaria cd. potenziata.
Come, peraltro, previsto dalla Corte dei conti nella deliberazione della Sezione delle Autonomie n. 9/SEZAUT/2016/INPR, una corretta gestione ordinaria dei residui passivi dovrebbe condurre verso una loro progressiva riduzione, mentre lo stock di residui attivi dovrebbe naturalmente tendere ad una stabilizzazione.
Di recente, ritornando sull’argomento, la sez. reg. di controllo per l’Abruzzo, nella delib. n 179/2020/PRSE, depositata lo scorso 30 luglio, ha ricordato che:
un costante monitoraggio dei residui attivi consente all’Amministrazione di effettuare una corretta e consapevole determinazione del fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), la cui determinazione non può prescindere, difatti, da un’attenta ricognizione dei residui attivi stessi;
un’attenta ricognizione dei residui attivi va, altresì, coordinata con un costante monitoraggio delle attività di riscossione delle entrate.