L’importanza del regolamento comunale disciplinante le spese di rappresentanza
La Corte dei conti, sez. reg. di controllo per l’Abruzzo, con delib. n. 149/2020/PRSE, ha evidenziato l’opportunità che il Comune adotti uno specifico regolamento disciplinante le spese di rappresentanza (ribadendo, peraltro, una posizione già espressa recentemente dalla sez, reg. di controllo per il Piemonte, con la delib. n. 70/2020/PRSE).
L’adozione di un regolamento in materia, data la natura facoltativa e non necessaria delle spese di rappresentanza (da considerarsi recessive rispetto ad altre spese della P.A.), secondo i giudici:
- garantisce il rispetto dei principi di trasparenza e di imparzialità;
- consente una gestione amministrativa – contabile non discrezionale, rispettosa di norme adottate in precedenza, inserite, quindi, nella più ampia programmazione dell’Ente;
- contribuisce all’efficacia dell’attività ordinaria e ad un costante monitoraggio del contenimento della spesa, così come imposto dalla vigente normativa.
Ricordiamo, infine, che l’art. 16, comma 26, del D.L. n. 138/2011 prevede che “le spese di rappresentanza sostenute dagli organi di governo degli enti locali sono elencate, per ciascun anno, in apposito prospetto allegato al rendiconto di cui all’articolo 227 del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000. Tale prospetto è trasmesso alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti ed è pubblicato, entro dieci giorni dall’approvazione del rendiconto, sul sito internet dell’ente locale”.