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Le diverse tipologie di avanzo di amministrazione

Come è noto, nel risultato di amministrazione l’avanzo è costituito dalle risorse acquisite nel corso della gestione dell’anno o rinvenienti da esercizi precedenti che non sono state ancora utilizzate.

Avendo riguardo alla natura delle risorse dell’Ente, si distingue fra:

  • avanzo libero, derivante da entrate correnti prive di vincoli;
  • avanzo destinato, costituito sostanzialmente dall’insieme delle risorse genericamente destinate agli investimenti, senza vincolo di destinazione specifico, provenienti dall’esercizio precedente e dalle entrate accertate destinate agli investimenti, al netto degli utilizzi in termini di impegni e del fondo pluriennale vincolato in conto capitale, oltre che dalla cancellazione dei residui;
  • avanzo vincolato, correlato ad entrate caratterizzate da specifici vincoli di destinazione derivanti da legge, da trasferimenti e da prestiti o da una specifica destinazione attribuita dall’amministrazione a entrate accertate straordinarie, non aventi natura ricorrente (art. 187, comma 3-ter del TUEL – Decreto Legislativo n. 267/2000).

La specifica destinazione delle risorse costituisce una sorta di “condizione” che è apposta all’utilizzo delle stesse in funzione di garanzia del raggiungimento della finalità pubblica programmata, con finanziamento della spesa da parte di un soggetto terzo, o con modalità governate dalle rigide regole dell’indebitamento.

Importante, infine, ricordare che l’avanzo di un esercizio è presunto fino al momento dell’approvazione del rendiconto.