Enti in riequilibrio e partecipate: le indicazioni della Corte dei conti
L’ente locale in stato di riequilibrio finanziario pluriennale è tenuto, ancor più rispetto agli altri enti, ad attuare ogni azione volta a garantire una governance effettiva su tutte le proprie partecipate: è il principio espresso dalla Corte dei conti, sez. reg. di controllo per la Sicilia, nella recente delib. n. 102/2020/PRSP.
Secondo i giudici, perciò, è fondamentale che l’ente intervenga prontamente dinanzi alle carenze di flussi informativi, ascrivibili alle partecipate, che non consentono di adempiere i pertinenti obblighi legali di verifica, stigmatizzando tale comportamento omissivo.
Ed infatti, la necessità di intervento è desumibile sia dalle norme più datate contenute nel TUEL e nel D.lgs. n. 118/2011 (volte ad imporre ad ogni ente locale, a salvaguardia dei propri equilibri finanziari, di attivare un sistema di controllo, con acquisizione di dati certi ed asseverati da parte degli organi di revisione delle partecipate), sia dal regime contenuto nel T.U. in materia di società a partecipazione pubblica, di cui al D.lgs. n. 175 del 2016 e s.m.i., diretto a rafforzare la tutela degli interessi sottesi.