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Contributi Covid-19 famiglie bisognose e privacy su moduli e documenti di spesa

Sul sito istituzionale del Garante della privacy sono state pubblicate le FAQ sul trattamento dei dati personali da parte degli enti locali nell’ambito dell’emergenza epidemiologica in corso (https://www.garanteprivacy.it/temi/coronavirus/faq#enti%20locali).

Il Garante, in particolare, nella FAQ 2, evidenzia che:

  • i moduli con cui le famiglie bisognose di aiuto autocertificano il possesso dei requisiti previsti per ottenere le misure di sostegno devono prevedere la raccolta dei soli dati indispensabili alla verifica dei presupposti (es. reddito, fruizione di altri aiuti, composizione nucleo familiare, etc.) e non anche informazioni non necessarie o non pertinenti per ottenere il beneficio richiesto;
  • con specifico riferimento ai cd. buoni spesa, alcuni bandi rivolti agli esercizi commerciali prevedono il rimborso del valore nominale dei buoni a fronte della presentazione, da parte degli esercenti, di adeguata documentazione giustificativa (es. buoni spesa in originale e/o gli scontrini fiscali per cui il rimborso è richiesto); in tale ipotesi, piuttosto che presentare direttamente gli scontrini con i dettagli di spesa, si ritiene preferibile che l’esercizio commerciale presenti un’autodichiarazione sulla conformità dell’utilizzo dei buoni di cui chiede il rimborso, con contestuale impegno a conservare gli scontrini per gli eventuali controlli che il Comune riterrà di effettuare; in tal modo si evita la produzione sistematica di documentazione di dettaglio che, associata all’identità del beneficiario del buono, comporterebbe la comunicazione di dati personali, anche di natura particolare (ad es. acquisti di prodotti alimentari specifici, etc.).