Referendum costituzionale rinviato: istruzioni per le spese già sostenute dai Comuni
A seguito del rinvio del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, il Ministero dell’Interno ha dettato, con la circ. F.L. n. 7/20 del 6 marzo, le istruzioni operative ai Comuni per le spese relative all’organizzazione della suddetta consultazione.
In primo luogo, è stata disposta la sospensione immediata di tutte le attività di spesa connesse; in secondo luogo, per quanto riguarda le spese già sostenute alla data del 5 marzo (ad esempio, per lavoro straordinario, per spese postali, per acquisto di cabine elettorali, ecc.), la circolare dispone che entro il prossimo 20 marzo i Comuni dovranno redigere e trasmettere un prospetto riepilogativo alle Prefetture che, a loro volta, provvederanno a trasmettere al Ministero dell’Interno entro il 31 marzo.
Il rendiconto delle spese sostenuto fino al 5 marzo dovrà essere trasmesso, inoltre, entro quattro mesi dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (6 marzo) del decreto di revoca della consultazione referendaria in discorso.