Incentivi IMU-TARI solo con il bilancio di previsione entro il 31 dicembre
Come è noto, l’art. 1 comma 1091 della Legge n. 145/2018 ha riconosciuto ai Comuni, previa adozione di uno specifico regolamento, di destinare il maggiore gettito (accertato e riscosso) derivante dagli accertamenti dell’IMU e della TARI, al potenziamento delle risorse strumentali degli uffici comunali preposti alla gestione delle entrate e al trattamento accessorio del personale dipendente. Tale facoltà, secondo quanto previsto dalla citata norma, è legata alla circostanza che il bilancio di previsione ed il rendiconto vengano approvato entro i termini stabiliti dal TUEL (Decreto Legislativo n. 267/2000).
Intervenendo sul punto, la Corte dei Conti, sez. reg. Lombardia, con il parere n. 412/2019, depositato lo scorso 6 novembre, ha confermato che gli incentivi in discorso possono essere corrisposti solo se l’ente approva il bilancio di previsione entro il 31 dicembre dell’anno precedente e non entro l’eventuale termine prorogato dal Legislatore con decreto in presenza di motivate esigenze.
Non si tratta di una novità: infatti, anche la Corte dei Conti, sez. reg. Emilia Romagna, con il parere n. 52/2019, aveva già affermato che non poteva considerarsi utile, ai fini dell’incentivo, l’approvazione del bilancio entro la proroga.