Non sono rilevanti sotto il profilo fiscale i contributi in denaro che una cassa di previdenza e assistenza riconosce ai propri iscritti per fronteggiare per i danni causati da calamità e catastrofi naturali agli immobili e ai beni strumentali utilizzati sia per lo svolgimento dell’attività professionale sia per finalità abitative: è quanto affermato dall’Agenzia delle Entrate con la risposta ad interpello n. 468 del 4 novembre 2019.
Gli esperti dell’Agenzia, riprendendo la propria circolare n. 20/E del 13 maggio 2011, hanno evidenziato che la natura assistenziale delle suddette prestazioni ne esclude la rilevanza fiscale; tale conclusione, inoltre, vale anche nei confronti degli iscritti ormai in quiescenza.