Il 1° luglio era il termine indicato per l’invio giornaliero dei corrispettivi telematici per “tutti coloro che effettuano operazioni di commercio al minuto e attività assimilate” con volume d’affari superiore a 400.000 euro; per tutti gli altri, ovvero per coloro con volume d’affari inferiore, ricordiamo che l’obbligo decorrerà a partire dal 1° gennaio 2020.
Con la circolare n. 15 del 29 giugno, l’Agenzia delle Entrate spiega che il Decreto Crescita ha previsto che, nel primo semestre di vigenza dell’obbligo, le sanzioni non si applicano in caso di trasmissione telematica dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, fermi restando i termini di liquidazione dell’imposta sul valore aggiunto.
In sostanza, dunque, si consente a tutti coloro che non siano ancora riusciti a munirsi di un registratore telematico, di assolvere all’obbligo di trasmissione dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione. Pertanto, fino all’attivazione del registratore telematico e, in ogni caso, non oltre i sei mesi, potranno continuare ad essere utilizzati i vecchi registratori di cassa.
Ancora, la circolare sottolinea che, anche chi ha già attivato il registratore telematico, è escluso, per il primo semestre, dall’applicazione delle sanzioni nel caso in cui la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi viene effettuata entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.