Dichiarazioni IVA 2018: in arrivo le comunicazioni di irregolarità
Con il provvedimento 216422 del 25 giugno 2019, l’Agenzia delle Entrate ha indicato le modalità con le quali sono messe a disposizione sia dei contribuenti sia della Guardia di Finanza le informazioni relative alla presenza di fatture emesse, le quali sono utilizzate dall’Agenzia per verificare l’eventuale mancata presentazione della dichiarazione IVA per l’anno d’imposta 2018, ovvero la presentazione della stessa con il solo quadro VA compilato.
I dati contenuti nelle suddette comunicazioni sono:
- codice fiscale e denominazione/cognome e nome del contribuente;
- numero identificativo e data della comunicazione, codice atto e anno d’imposta;
- data di elaborazione della comunicazione, in caso di mancata presentazione della dichiarazione IVA entro i termini prescritti;
- data e protocollo telematico della dichiarazione IVA trasmessa per il periodo d’imposta 2018, in caso di compilazione del solo quadro VA.
L’Agenzia delle Entrate trasmette una comunicazione contenente tali informazioni tramite posta certificata ai contribuenti interessati; inoltre, la medesima comunicazione è consultabile dal contribuente all’interno dell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia delle Entrate, denominata “Cassetto fiscale”, e dell’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”.
Il provvedimento, inoltre, precisa al punto 5 le modalità con cui il contribuente può regolarizzare errori od omissioni e beneficiare della riduzione delle sanzioni previste per le violazioni stesse.
In particolare:
- i contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo d’imposta 2018 possono regolarizzare la posizione presentando la dichiarazione entro novanta giorni decorrenti dal 30 aprile 2019, con il versamento delle sanzioni in misura ridotta come previsto dall’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472;
- i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo d’imposta 2018 con la compilazione del solo quadro VA possono regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commessi, beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse.