ISA, versamenti al 30 settembre
Approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera l’emendamento al Decreto Crescita che prevede, per tutti i contribuenti soggetti ai nuovi ISA (professionisti e imprese), lo slittamento, dal 30 giugno al 30 settembre 2019, del termine per il versamento delle imposte derivanti dalla dichiarazioni dei redditi, nonché dai modelli IRAP e IVA.
L’emendamento, approvato in sede di conversione del Decreto Crescita con l’intento di sostituire il DPCM firmato dal Ministro Tria che prevedeva il rinvio dal 1° al 22 luglio per la scadenza delle imposte sui redditi, recita testualmente:
“Per i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale di cui all’articolo 9-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun indice, dal relativo decreto di approvazione del Ministro dell’economia e delle finanze, i termini dei versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, da quelle in materia di imposta regionale sulle attività produttive, di cui all’articolo 17 del decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 2001, n. 435, nonché dell’imposta sul valore aggiunto, che scadono dal 30 giugno al 30 settembre 2019 sono prorogati al 30 settembre 2019.
Le disposizioni di cui al comma 3 si applicano anche ai soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese ai sensi degli articoli 5, 115 e 116 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, aventi i requisiti indicati nel medesimo comma 3.”
Appare dunque evidente che, per tutti i contribuenti per i quali non si applicano gli ISA, il termine per il versamento delle imposte sui redditi rimane fissato al 1° luglio 2019.