Approvato dal Consiglio dei Ministri del 10 gennaio 2019, in via definitiva, il decreto legislativo che, in attuazione della legge 19 ottobre 2017 n. 155, introduce il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Il termine fallimento cede il posto alla definizione di liquidazione giudiziale, con l’introduzione di moderne modalità di gestione della crisi e dell’insolvenza, di nuove funzioni e di maggiori incarichi per i commercialisti. Centrale nella riforma è l’ottica preventiva finalizzata a far emergere tempestivamente elementi ritenuti fattori di rischio per lo stato di crisi dell’impresa, favorendo così l’individuazione di una soluzione prima che l’insolvenza sia ormai conclamata. Strategico il ruolo degli Organismi di composizione della crisi (OCRI), costituiti presso ogni Camera di commercio per assistere l’imprenditore nella “composizione assistita della crisi”. Necessaria, in questa ottica, anche una maggiore responsabilizzazione degli amministratori, obbligati ad avvalersi di assetti organizzativi adeguati e competente e di organi di controllo, revisori contabili e società di revisione, capaci di leggere le situazioni e di anticipare lo stato di crisi.