La crisi finanziaria dei Comuni e le vie di uscita

I Comuni, soprattutto quelli dell’Italia centro meridionale, stanno attraversando un problematico periodo di crisi economico-finanziaria, resa ancora più evidente dalla introduzione del bilancio armonizzato.

Ma il Comune non chiude, non fallisce, come le aziende. Il Comune deve continuare la propria attività, sempre e comunque. Allora, anche quando si trova in stato di dissesto finanziario, perché non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili e non può fare fronte ai propri debiti, si mette un punto fermo al pregresso, con la dichiarazione di dissesto, e si va avanti, stabilmente riequilibrando il bilancio.

Ma la dichiarazione di dissesto è il momento più grave, che crea danno ai creditori ed ai cittadini.

Esistono momenti di crisi finanziaria più leggeri, per i quali il Legislatore ha approntato opportuni rimedi: come quando bisogna far fronte soltanto ad un disavanzo, per il quale si può predisporre apposito piano di risanamento, ai sensi dell’art. 188 del TUEL; ovvero quando, oltre al disavanzo, bisogna riconoscere anche debiti fuori bilancio, nel qual caso si farà ricorso al piano di riequilibrio finanziario, ai sensi dell’art. 243-bis del medesimo Testo Unico.

Se il tuo Comune sta attraversando un periodo di crisi, noi di Interdata Cuzzola srl, attraverso l’analisi di bilancio del tuo ente, siamo in grado di programmare un percorso di risanamento che lo porterà sicuramente fuori dalla attuale crisi.

Sentiamoci!

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