L’art. 5 del D.lgs. 25 maggio 2016, n. 97, meglio noto come FOIA (Freedom of Information Act), rubricato “Inserimento dell’articolo 4-bis e del capo I-bis”, statuisce che “1. Dopo l’articolo 4 del decreto legislativo n. 33 del 2013 è inserito il seguente: «Art. 4-bis (Trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche).”, introducendo la differenza fra pubblicazione degli atti quale procedura di mera forma per la legalità dell’atto e la pubblicità degli atti quale elemento di conoscenza effettivamente da parte dei cittadini.
contro Sempronio non dovrebbe pubblicare, ad esempio, la dicitura “18.11.2016 – pagamento spese legali ed arbitraggi – avv. Caio – € 10.000,00” perché così fatta la pubblicazione lascerebbe, secondo la logica dell’accessibilità totale, perseguita dalla norma, adito a molteplici dubbi: Caio è avvocato del Comune o contro il Comune? Per quale causa? In che periodo gli è stato dato il mandato?
Più correttamente andranno indicati tutti i dati che servano ad identificare completamente la fattispecie oggetto di pubblicazione. Nell’esempio fatto “18.11.2016 – pagamento spese e compensi legali – Avv. Caio – giusta convenzione di difesa del 01.01.2008 – giudizio Comune contro Sempronio – Tribunale di Ascoli Piceno – procedimento n. 1000/2008 promosso da Sempronio avente ad oggetto usucapione – € 10.000,00 a saldo – acconto e spese già corrisposte per € 2.500,00”.
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