A partire dall’esercizio 2009, al fine di rendere più sostenibili gli obiettivi finanziari e, soprattutto, di incentivare le spese di investimento degli enti locali, fortemente compresse dai vincoli del patto di stabilità interno, sono state introdotte delle misure di flessibilità nell’applicazione del patto, con la previsione di due forme di flessibilità a livello regionale: la cosiddetta regionalizzazione orizzontale e verticale, che sono andate ad affiancare e ad integrare la disciplina nazionale del patto.
Attraverso tali compensazioni orizzontali e verticali, quindi, si consente alle Regioni di intervenire a favore degli enti locali del proprio territorio, attraverso una rimodulazione degli obiettivi finanziari assegnati ai singoli enti ed alla Regione medesima, fermo restando il rispetto degli obiettivi complessivi posti dal legislatore ai singoli comparti, al fine di permettere agli enti locali di poter disporre di maggiori margini per l’effettuazione di spese, soprattutto in conto capitale, senza incorrere nella violazione del patto.
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