Il conto economico
Tra le tante novità introdotte dall’attuale ordinamento finanziario e contabile una posizione, sicuramente, di rilievo è stata riservata all’introduzione della contabilità economico-patrimoniale, in quanto, al fine di superare i limiti informativi della sola contabilità finanziaria, il legislatore ha deciso di affiancare la conoscenza economica a quelli che sono i vari fatti aziendali.
I documenti che rappresentano la sezione economica di un Ente sono: il Conto economico, il Conto del patrimonio ed il Prospetto di conciliazione.
L’art. 229 D.lgs. n. 267/2000 disciplina il Conto Economico, documento a cui è attribuito il compito di sintetizzare i risultati della rendicontazione economica del budget ed è redatto secondo uno schema a struttura scalare, con le voci classificate secondo la loro natura.
Esso, infatti, rappresenta il conto di epilogo di tutti i componenti di reddito, positivi e negativi, che concorrono alla formazione del risultato economico dell’esercizio: in esso trovano allocazione i saldi positivi o negativi di tutti i conti di reddito (proventi, costi ed oneri), riferibili tutti allo stesso periodo.
Il saldo di detto documento rappresenta, quindi, il risultato economico dell’esercizio che, se di segno positivo, evidenzia l’utile della gestione, ovvero, se di segno negativo, la perdita.
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