La Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per l’Abruzzo, con deliberazione n. 79/2016, depositata in data 15/04/2016, ha stabilito che le somme versate in eccedenza, rispetto a quanto effettivamente spettante agli amministratori, vanno recuperate al lordo degli oneri fiscali.
Nel caso di specie, a seguito di una richiesta di chiarimento relativamente al recupero di somme indebitamente percepite, la Corte dei Conti si è orientata verso il recupero al netto delle ritenute fiscali, assistenziali e previdenziali, e la ragione di tale conclusione è da individuarsi nella circostanza che le predette somme «non sono mai entrate nella sfera di disponibilità» del percettore, fermo restando l’obbligo per l’ente di regolarizzare anche i rapporti con gli enti fiscali, assicurativi e di previdenza.
Si tratta, comunque, di un principio che si è andato consolidando nel tempo.
Ad analoga conclusione sono, infatti, giunti anche la Corte di Cassazione, con sentenza n. 1464 del 2 febbraio 2012, il Consiglio di Stato, con sentenza n. 3984 del 4 luglio 2012, e la Corte dei Conti per la regione Lazio, con deliberazione n. 125 del 12 giugno 2015, sempre in risposta ad una richiesta di chiarimenti.
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