L’art. 32 della Legge 28 dicembre 2015 n. 221, intervenuto sull’art. 205 del Decreto Legislativo n. 152 del 2006 (codice dell’ambiente), che disciplina il conseguimento degli obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani in ogni ambito territoriale ottimale (Ato), prevede un’addizionale del 20% al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica (ecotassa) a carico dei comuni che non abbiano raggiunto le percentuali previste dal suddetto, portando con se dei dubbi e delle incertezze.
Tale norma comporta oneri a carico dell’utenza per mezzo dei corrispondenti aumenti della TARI e non per i comuni.
Nel caso in cui l’ATO non sia costituito la gestione del ciclo integrato dei rifiuti è in capo ai comuni che non hanno raggiunto i livelli minimi di raccolta differenziata.
La nuova disposizione, che ha l’obiettivo di disincentivare il ricorso alla discarica, è in linea con la cosiddetta «gerarchia» di trattamento dei rifiuti e del principio «chi inquina paga».
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