Fatture in ambito istituzione e commerciale
Dal 1 gennaio 2015 gli enti locali hanno affrontato rilevanti cambiamenti, comprese le novità in campo IVA riconducibili in 2 termini: reverse charge e split payment.
Novità che produrranno conseguenze anche sugli adempimenti dell’anno che sta per iniziare, in quanto la dichiarazione iva conterrà immancabilmente i quadri per le indicazioni delle operazioni che di seguito ripeteremo al fine di suggerire una revisione della corretta gestione delle stesse, in vista appunto del prossimo adempimento dichiarativo, anche al fine di sanare eventuali errori ed omissioni.
Il reverse charge ( o inversione contabile ), è un metodo di fatturazione in base al quale, a fronte di determinate tipologie di cessioni o prestazioni, colui che acquista beni o prestazioni di servizi, se soggetto passivo in Italia, è tenuto all’assolvimento dell’imposta in luogo del cedente o prestatore.
Lo Split payment ( o scissione contabile ), introdotto e disciplinato dalla legge di stabilità 2015 ( art. 1 comma 629 L. 190/2014) invece, è innanzitutto il meccanismo che prevede per le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti della PA, che l’imposta sia versata in ogni caso dagli enti stessi secondo le modalità e i termini fissati con decreto ministeriale.