Confusione sulla contabilizzazione delle anticipazioni
E’ intervenuta ancora una volta la Corte dei Conti con delibera n. 408 depositata in data 14/10/2015 in merito alla corretta contabilizzazione delle anticipazioni di liquidità ed in particolare sull’ utilizzo del fondo pluriennale vincolato.
Premesso che le anticipazioni di liquidità rappresentano dei veri e propri debiti verso la Cassa Depositi e Prestiti, alle quali l’ente pubblico ricorre al fine di ridurre la tensione finanziaria causata da una mancanza di liquidità, l’articolo 2, comma 6 del decreto legge n. 78/2015, chiarisce il corretto utilizzo delle anticipazioni di liquidità erogate agli enti ad opera del decreto legge n. 35/2013 e del successivo decreto legge n. 66/2014.
In questi giorni torna ad intervenire Corte dei Conti, con deliberazione n. 408 depositata il 14/10/2015, affermando, dopo aver richiamato la sentenza della Corte Costituzionale n.181/2015, che la anticipazione in questione vada contabilizzata al Fondo Pluriennale vincolato.
Troppi gli interventi dunque sull’ argomento e fra loro contrastanti, generando confusione e necessità di adempimenti ripetuti. Infatti molti gli enti che avevano effettuato il riaccertamento utilizzando la contabilizzazione al Fpv, che però sono intervenuti a modificare lo stesso sulla base delle indicazioni di Arconet.
Urge quindi una interpretazione autentica del Legislatore, onde evitare che, la mancanza di certezza negli organismi che dovrebbero guidare il passaggio al nuovo sistema contabile, finisca per comportare, come sempre, adempimenti inutili e ripetuti a carico degli Enti.