1

L’iter per il DUP

Il nuovo documento unico di programmazione, ormai noto come DUP, uno dei capisaldi della nuova contabilità, deve essere messo in cantiere entro fine dicembre. Questa è sicuramente la notizia certa che è emersa dalla  Conferenza Stato-Città, che si è tenuta il 21 ottobre 2015 a soli pochi giorni da quella che era la sua scadenza già precedentemente prorogata al 31 ottobre.

Il rinvio del Dup è stato accolto favorevolmente dai vari enti in ritardo, nonostante la scadenza di fine ottobre fosse nota da mesi, questo sospiro di sollievo nasce dalle incognite poste a monte della stesura del documento nonché dalla scarsa chiarezza e informazione sulle procedure, a partire dall’obbligo o meno di un’approvazione in consiglio.

Infatti, se andiamo a ripercorrere le tappe del procedimento di approvazione del DUP e della corrispondente nota di aggiornamento, ci rendiamo conto che, seppure apparentemente semplice e lineare, la situazione risulta abbastanza macchinosa e laboriosa.

Partendo da principio, il D.Lgs  23 giugno 2011 n. 118, modificando l’art. 170 del TUEL, introduce tra i nuovi documenti della programmazione dei vari enti il Documento Unico di Programmazione definendolo al comma 2 come un documento di carattere generale che rappresenta la “guida strategica  ed operativa dell’ente”.

Al comma 1 invece il legislatore ha voluto precisare che, entro il 31 luglio di ciascun anno, la Giunta deve presentare al Consiglio il documento per le conseguenti deliberazioni ed entro poi, il 15 novembre di ciascun anno, con lo schema di delibera del bilancio di previsione finanziario, la Giunta presenta al Consiglio la nota di aggiornamento del Documento unico di programmazione.