Adempimenti per la nuova contabilità economico-patrimoniale
Il sistema contabile dell’Ente Locale ha subito negli ultimi anni profonde innovazioni. Innovazioni introdotte dal D. Lgs 118/2011 e successivamente poi integrate dal D.Lgs 126/2014
L’introduzione della nuova contabilità ha comportato però, per gli Enti Locali lo svolgimento di non pochi importanti adempimenti che, in primo luogo, si sono tradutti nel riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, finalizzato ad adeguare i residui al nuovo principio della competenza finanziaria potenziata. Quindi la determinazione del Fondo pluriennale vincolato con i residui che presentano una esigibilità differita agli esercizi successivi. Successivamente l’accantonamento di una quota del risultato di amministrazione al 1 gennaio al Fondo crediti di dubbia esigibilità sulla base dei nuovi criteri, che sono legati alla capacità di riscossione dei residui dimostrata nell’ultimo quinquennio.
Infine, ma non meno importanti sono le attività finalizzate a dare attuazione agli adempimenti rinviati al 2016 , in particolare legati alla contabilità economico-patrimoniale e al bilancio consolidato. Tra gli aspetti più rilevanti a cui prestare attenzione sono evidenziati infatti l’aggiornamento delle procedure informatiche necessarie per la contabilità economico patrimoniale, l’aggiornamento degli inventari, la codifica dell’inventario secondo il piano patrimoniale del piano dei conti integrato, la valutazione delle voci dell’attivo e del passivo sempre nel rispetto del principio applicato della contabilità economico patrimoniale.
Tutte operazioni queste molto importanti che porteranno, secondo il legislatore, benefici e miglioramento nell’Ente Locale altrettanto importanti come il miglioramento sulla conoscenza di debiti e crediti effettivi (rispetto la precedente metodologia usata per quantificare i residui) e quindi di conseguenza alla più ampia capacità di governare gli equilibri monetari.