civit comunicato del 25 luglio
In considerazione degli emendamenti 54.03 e 54.04 approvati dalle Commissioni riunite della Camera I e V al d.l. n. 69/2013 Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia e contenuti nel testo del disegno di legge di conversione, sul quale il governo ha posto la fiducia e attualmente in discussione in aula, la Civit – Autorità Nazionale Anticorruzione, allo stato, ritiene doveroso sospendere le proprie decisioni sulle numerose richieste di parere –oltre 100 – attualmente all’esame e pervenute da amministrazioni ed enti in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi, ai sensi dell’art. 16 comma 3 del decreto 39/2013. In questa materia, sono state già adottate, nel corso di questo mese, importanti delibere (nn. 46, 47, 48, 57 e 58).
Gli interventi normativi prospettati, infatti, incidono sulle funzioni che sono state attribuite alla Civit dalla legge n. 190/2012 e dai decreti delegati; in particolare, con riferimento alla materia dell’inconferibilità e incompatibilità degli incarichi, assegnano all’Autorità un ruolo meramente consultivo per la emanazione di direttive da parte dell’Esecutivo.
La Commissione ha manifestato al Presidente del Consiglio, alla Presidente della Camera dei deputati e ai Presidenti dei gruppi parlamentari la propria profonda preoccupazione per le prospettate modifiche normative che rappresentano un vulnus all’esercizio in autonomia e indipendenza delle funzioni attribuite dalla legge 190/2012, che ha individuato nella Civit l’Autorità nazionale anticorruzione, in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite in materia di lotta alla corruzione e della Convenzione di Strasburgo, proprio in quanto Autorità indipendente.